Centro 36 bis
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Caposaldo Scala
Elenco schede:
Le fortificazioni in caverna del Vallo Alpino
Generalità
Vista del Centro 36 bis dalla porta garitta del Centro 38. A sinistra si vede il blocco dei pezzi anticarro, con l'ingresso dell'opera, e a destra quello delle mitragliatrici.
Foto Luciano Marcon - 01/08/1999

Caratteristiche

Il Centro 36 bis, costruito nel 1938 sul versante est del Colle della Scala, è un'opera mista1 in caverna e calcestruzzo armata con due pezzi anticarro e due mitragliatrici.
Rispetto ai piani originali ha subito alcune varianti costruttive piuttosto rilevanti, come l'aggiunta della postazione fotofonica verso il Centro 38 e la modifica dell'orientamento dell'Arma 2, che in origine doveva essere rivolta verso sud.
Anche la disposizione dei locali interni è stata pesantemente rimaneggiata.

L'opera è composta da due blocchi di combattimento in calcestruzzo e da una parte in caverna che ospita il ricovero e i locali di servizio.
Il blocco dei pezzi anticarro, a nord, comprende:
  • l'ingresso;
  • la postazione fotofonica verso il Centro 38;
  • la latrina;
  • due postazioni per pezzo anticarro con campo d'azione sul pianoro del Colle della Scala e la relativa riservetta munizioni;
  • il gruppo elettrogeno.
La parte in caverna comprende:
  • il vano dei serbatoi dell'acqua, situato tra le due porte del compartimento stagno che isola il ricovero dal blocco dei pezzi anticarro;
  • il ricovero truppa con annessi i vani per la ventilazione e il rigeneratore d'aria;
  • la diramazione verso il blocco delle mitragliatrici, che comprende un compartimento stagno e la riservetta munizioni.
Il blocco delle mitragliatrici, a sud, comprende:
  • due postazioni per mitragliatrice con campo di tiro sul pianoro del Colle della Scala.

Stato di conservazione

Nel dopoguerra l'opera è stata demolita solo parzialmente.
Lo Stato Maggiore francese aveva deciso in un primo tempo di distruggere tutte le opere italiane presenti nei territori acquisiti, ma, dopo una dettagliata ricognizione, il Genio francese si accorse che la loro distruzione sarebbe stata troppo lunga ed onerosa. Il governo decise allora di sospendere le demolizioni e di disarmare completamente tutti i fortini senza farli saltare in aria.

Il blocco dei pezzi anticarro ha subito un intervento di demolizione che ha interessato principalmente la parte esterna delle cannoniere.
I detriti hanno invaso le due casematte ed i locali vicini (latrina, riservetta munizioni e gruppo elettrogeno), che devono essere percorsi con cautela.
Il resto dell'opera è in buone condizioni.

Gli equipaggiamenti e le parti metalliche smontabili (in particolare tutte le ante delle porte e la maggior parte delle tubazioni dell'aria) sono state asportate.


(1) Nella nomenclatura del Vallo Alpino il termine "opera mista", diversamente dalla Linea Maginot dove indica la presenza di artiglieria e fanteria, si riferisce alla tipologia di opera che comprende sia parti in calcestruzzo che in caverna.

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Ultimo aggiornamento: 31/10/2007 21:04:49