Centro 3 e Batteria B1
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Caposaldo Selletta
Elenco schede:
Le fortificazioni in caverna del Vallo Alpino
Generalità
  1. Dati generali
  2. Caratteristiche tecniche
  3. Stato di conservazione
  4. Itinerario d'accesso
  5. Percorso di visita

Dati generali

Il Centro 3 e la Batteria B1 (o 605ª Batteria G.a.F.), realizzati nel 1939, costituiscono il maggior complesso fortificato della Conca di Bardonecchia.
I locali sono ubicati, a quota 2300 circa, all'interno di uno sperone che si protende verso ovest-nord-ovest dalle pendici della Croce della Mulattiera.
Entrambe le opere sono completamente distrutte.
Ubicazione della Batteria B1 e del Centro 3.

Caratteristiche tecniche

Il Centro 3 e la Batteria B1, entrambe opere di tipo 200, costituiscono un unico complesso sotterraneo.
L'ingresso, completamente distrutto, si trovava a mezza costa sulle pendici nord-orientali della Croce della Mulattiera. Da esso si poteva accedere ad un vasto complesso logistico comprendente tre cameroni disposti a triangolo, da un vertice del quale partiva un corridoio che, raggiunto il locale del deposito acqua, si diramava nelle le due gallerie principali dell'opera: quella del Centro 3, che si sviluppava lungo il versante sud-occidentale dello sperone, e quella della Batteria B1, che aveva un percorso quasi parallelo sul versante opposto.

L'insieme delle due opere era presidiato da 80 uomini ed era composto dai seguenti elementi:

Parti comuni:

  • un ingresso con porta garitta (completamente distrutto e irriconoscibile) sul versante nord-est;
  • un vano per postazione fotofonica (completamente distrutto e irriconoscibile) situato presso l'ingresso, predisposto per il collegamento con la Batteria B2 del Caposaldo Melmise, rimasta incompleta;
  • uno o più locali per il gruppo elettrogeno (completamente distrutti) situati presso l'ingresso;
  • un locale per il deposito acqua situato alla biforcazione dei corridoi principali delle due opere.

Centro 3:

  • un'uscita secondaria sul versante nord-est;
  • un camerone di ricovero con i vani per le apparecchiature di ventilazione del centro di resistenza;
  • due postazioni per mitragliatrice in casamatta metallica sul versante sud-ovest;
  • due postazioni per mitragliatrice in casamatta di calcestruzzo sul versante nord-est;
  • un osservatorio attivo in torretta metallica sull'estremità nord-ovest del crinale;
  • un locale per posto comando nei pressi dell'osservatorio.

Batteria B1:

  • quattro cannoni da 75/27 in installazione Tipo 4 sul versante nord-est;
  • un osservatorio in casamatta di calcestruzzo sul versante nord-est;
  • tre cameroni intervallati fra le postazioni dei pezzi di artiglieria lungo il corridoio principale;
  • tre cameroni posti a triangolo in corrispondenza dell'ingresso;
  • tre vani per i gruppi di ventilazione della batteria posti in un vertice del triangolo formato dai cameroni.

Le numerazioni delle armi e dei ricoveri seguono quelle riportate sulle planimetrie originali.

Stato di conservazione

Queste opere, come tutte le altre del Caposaldo Selletta, sono state demolite a seguito del trattato di pace con la Francia dell'11 febbraio 1947. Esistono ancora dei varchi tra le macerie che consentono di entrare all'interno, ma le condizioni delle volte dei locali della Batteria B1 sono così precarie che se ne sconsiglia fortemente la visita.

Itinerario d'accesso

Punto di partenza: Punta Colomion, alla confluenza delle strade ex militari Beaulard-Puys-Colomion-Passo della Mulattiera e Bivio Forte Bramafam-Colomion, raggiungibile con veicolo fuori-strada rispettivamente da Beaulard e Bardonecchia o a piedi dal Forte Bramafam sulla medesima strada in circa 2 ore e 30 minuti.
Da questo punto è necessario procedere a piedi lungo la strada, chiusa al traffico veicolare, che prosegue verso il Passo della Mulattiera fino ad imboccare, sulla destra, la diramazione per la Selletta, il cui tracciato è franato in più punti. Si procede quindi fino al crinale dove, in prossimità della stazione di arrivo della sciovia Cresta Seba, bisogna svoltare a sinistra e affrontare una pista in ripida salita, proseguendo lungo la quale si raggiunge in breve lo sperone roccioso che ospita le opere, riconoscibile da un casotto metallico che contiene le apparecchiature di controllo dei cannoni antislavina installati in prossimità delle casematte della Batteria B1. Il percorso dal punto di partenza richiede circa 1 ora e 30 minuti di cammino.

Il casotto metallico le apparecchiature di controllo dei cannoni antislavina. In primo piano il blocco con le prese d'aria del gruppo di ventilazione della Batteria B1.
Foto Luciano Marcon - 17/08/2010

Percorso di visita

La visita guidata riportata nelle pagine seguenti inizia con l'ingresso dalla casamatta del pezzo P3, raggiungibile con notevoli rischi dal lato più scosceso del costone roccioso, e termina con l'uscita dal pozzo della casamatta della mitragliatrice A2, situata sul versante opposto in una posizione raggiungibile molto più facilmente, ma che abbiamo individuato solo all'uscita.

Un'altro aspetto di cui ci si accorge solo a posteriori guardando le fotografie, è l'estrema pericolosità rappresentata delle volte pericolanti della Batteria B1, cosa di cui è difficile rendersi conto anche con le più potenti lampade portatili disponibili attualmente (2011), ancora insufficienti in ambienti sotterranei così vasti.
Sconsigliamo pertanto, ancora una volta, di avventurarsi all'interno di quest'opera.


Visita guidata

Ultimo aggiornamento: 08/07/2011 20:31:29