Caposaldo Tre Croci
La Batteria B3 e gli ingressi della Batteria B4 visti con il teleobiettivo dalla torretta metallica del Centro 33, nei pressi del Colle Acles. I pezzi della Batteria B4 si trovano dietro al crinale che sovrasta gli ingressi (passare il mouse sull'immagine per visualizzare le didascalie).
Foto Luciano Marcon - 27/07/2002
Scheda descrittiva
Settore di copertura:
VIII - Bardonecchia
Sottosettore:
VIII/b - Melmise
Gruppo di capisaldi:
Caposaldo Autonomo
Sistema difensivo:
I sistema
ELENCO OPERE
Opere 200 Postazioni 7000 Opere varie
Batteria B3 (612ª Batteria G.a.F.)
Batteria B4 (619ª Batteria G.a.F.)
Postazione 105
Ricovero Tre Croci
Ricovero Turiccia
Ricovero-osservatorio di Punta Gasparre
Osservatorio Quattro Sorelle
Teleferica Melezet - Tre Croci
Dopo la modifica del confine tra Italia e Francia sancita dal trattato di pace del 10 febbraio 1947, la Batteria B3 e gli ingressi della Batteria B4 sono passati in territorio francese. Il passaggio alla Francia ha parzialmente preservato la Batteria B3 dalla demolizione decretata dal trattato di pace (accordo del 18 luglio 1948), mentre i malloppi della Batteria B4, rimasti in territorio italiano, sono stati completamente distrutti.
Il monte delle Tre Croci fa parte del contrafforte di Punta Gasparre e si trova quasi al centro dell'arco di confine che delimitava la conca di Bardonecchia prima del 1947. Tale posizione era di principale importanza per la difesa della conca, perché permetteva il tiro delle artiglierie su tutti i colli di confine. Questa importanza é stata sempre riconosciuta anche in epoche anteriori, tanto che ancora oggi si trovano sulle Tre Croci vecchie sistemazioni per postazioni di pezzi allo scoperto.
Gli studi compiuti dal 1936 al 1938 per la costruzione di due batterie protette sulle Tre Croci sono stati orientati all'incavernamento delle stesse, una con fronte nord per battere i colli della Rho e del Frejus (B4) e l'altra con fronte sud per battere i Colli Acles e Scala (B3).
Perché le batterie potessero assolvere i suddetti compiti, era necessario che avessero dei settori di tiro molto ampi ed in relazione a questa necessità venne impostato un nuovo studio relativo al numero dei pezzi da assegnare a ciascuna batteria ed al tipo di casamatta da impiegare.
Non essendo possibile adottare per tutti i pezzi delle due batterie il tipo di casamatta metallica, é stato necessario studiarne un tipo speciale in calcestruzzo a feritoia minima, compatibilmente con la minima protezione frontale di calcestruzzo da ottenere. Questo nuovo tipo di casamatta ha preso il nome di Installazione "Tipo 4".
Per quanto riguarda il numero dei pezzi, il problema é stato risolto riducendo i settori orizzontali dei singoli pezzi ed aumentando a sei il numero dei pezzi di ciascuna batteria, in modo da creare complessivamente quattro semi-batterie.
Bibliografia
BOGLIONE M., FESTUNG - Enciclopedia multimediale interattiva del Vallo Alpino e delle fortificazioni militari delle Alpi occidentali
CORINO P.G., GASTALDO P., La montagna fortificata, Melli, Borgone di Susa (TO) 1993.
CORINO P.G., L'opera in caverna del Vallo Alpino, Melli, Borgone di Susa (TO) 1995.
CORINO P.G., VIII Settore G.a.F. - Il Vallo Alpino nella conca di Bardonecchia, Elena Morea Editore, Torino 2007.
FENOGLIO A., Il Vallo Alpino, Susalibri, S. Ambrogio (TO) 1992.

Come raggiungere le opere

Luogo di partenza
Borgo Vecchio di Bardonecchia, Via Grattoni / Piazza del Mercato.
Itinerario d'accesso
Lasciata l'automobile sulla Piazza del Mercato (assicurandosi che non sia giorno di mercato!) portarsi sul Viale San Rocco e risalire il torrente Rho per un centinaio di metri, quindi girare a sinistra sul ponte e imboccare lo sterrato ex militare che in circa due ore di cammino in ambiente boschivo porta al poggio delle Tre Croci. Di qui procedendo per circa altri sessanta minuti sul terreno ormai privo di vegetazione si raggiunge la zona in falsopiano dove si trovano le batterie B3 e B4.
Mentre per la Batteria B3 è sufficiente seguire il tracciato della strada, per la Batteria B4 è necessario imboccare il ripido sentiero che devia da questa all'inizio della conca detritica sottostante alla punta delle Quattro Sorelle.
Cartografia
Alpi Senza Frontiere: 1:25.000 - n° 12 "Modane-Monts d'Ambin / Bardonecchia-Val di Susa"
Istituto Geografico Centrale: 1:25.000 - n° 104 "Bardonecchia - Monte Tabor - Sauze d'Oulx"
1:50.000 - n° 1 "Valli di Susa, Chisone e Germanasca"
Istituto Geografico Militare: 1:25.000 - Foglio 54 III SE "Bardonecchia"
Institut Géographique National: 1:25.000 - 3535 ouest "Névache - Bardonecchia - Mont Thabor"

Consigli per la visita

Attrezzatura
È indispensabile munirsi di potenti ed efficienti mezzi di illuminazione, prevedendo lampade e batterie di riserva.
A causa della presenza di correnti d'aria relativamente forti e della temperatura interna sensibilmente più bassa, si consiglia di coprirsi adeguatamente anche nella bella stagione.
È indispensabile indossare calzature da montagna ed è consigliabile usare un elmetto protettivo.
Precauzioni
Si consiglia di non avventurarsi da soli all'interno delle opere e di prestare la massima attenzione ad eventuali oggetti sporgenti (tubi, tondini metallici, ecc.), ai tombini e alle botole che si possono trovare nei pavimenti.

Ultimo aggiornamento: 23/02/2009 13:15:27
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Caposaldo Tre Croci
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