Ordinamento Settoriale della Guardia alla Frontiera
Introduzione

L'arco di confine da Ventimiglia a Fiume era suddiviso in settori di copertura della frontiera, posti alle dipendenze del comando di Corpo d'Armata territorialmente competente.
All'interno di ciascun settore il corpo della Guardia alla Frontiera (G.a.F.) aveva in carico il presidio delle opere del Vallo Alpino.

I settori di copertura erano contraddistinti da un numero romano, assegnato con il seguente criterio:

Ai settori di copertura della frontiera metropolitana si aggiunsero quelli relativi ai territori dell'impero, che spaziavano dall'Albania[2] all'Africa Orientale Italiana[3], portando il numero totale a trentasei.

I settori erano a loro volta suddivisi in sottosettori, contraddistinti dal numero romano del settore di appartenenza e da una lettera progressiva.
I sottosettori comprendevano infine un certo numero di capisaldi, eventualmente organizzati in gruppi di capisaldi. I capisaldi e i gruppi di capisaldi erano contraddistinti da un'eventuale numerazione araba progressiva e da un nome di località:

L'ordinamento settoriale della frontiera metropolitana, definito in modo certo solo nel 1938, subì successivi rimaneggiamenti che comportarono la creazione di nuovi settori sia ex-novo che mediante lo scorporo di sottosettori dai settori esistenti. In particolare dai diciannove settori previsti dall'ordinamento del 1938[4], si passò a ventuno nell'ordinamento 1939[5], fino a giungere a ventitre settori alla vigilia dello scoppio del conflitto nel 1940[6].
La definizione finale dei limiti di settore e sottosettore e la relativa ridistribuzione delle opere si ebbe in qualche caso soltanto nell'agosto 1941.

Nelle schede seguenti viene riportata la suddivisione settoriale dei tre archi della frontiera metropolitana[7].


  1. In realtà la numerazione si fermò a XXVII e i numeri XXVIII, XXIX, XXX vennero riutilizzati per le frontiere libico-tunisina e libico-egiziana.
  2. Al 1° dicembre 1942 il 26° Comando G.a.F. di Albania era organizzato su cinque settori di copertura:
    XLI Settore, XLII Settore "Scutari", XLIII Settore "Kossovo", XLIV Settore "Laghi", XLV Settore "Librazhd".
  3. Al 1° giugno 1940 la frontiera dell'Africa Orientale Italiana era articolata su otto settori di copertura:
    XXVIII Settore "Zuara", XXIX Settore "Nalut", XXXIII Settore "Tripoli Ovest", XXXIV Settore "Tripoli Est", XXXV Settore "Tripoli Sud" sullo Scacchiere Libico-Tunisino e XXX Settore "Bardia", XXXI Settore "Tobruk (Ras el Meduar)", XXXII Settore "Tobruk (Sidi Daud)" sullo Scacchiere Libico-Egiziano.
  4. L'organizzazione settoriale nel 1938 era la seguente:
    I Settore "Bassa e Media Roja", II Settore "Alta Roja - Gessi", III Settore "Stura - Maira", IV Settore "Varaita - Po", VIII Settore "Bardonecchia", IX Settore "Moncenisio - Sture", X Settore "Baltea", XI Settore "Laghi", XII Settore "Valtellina", XIII Settore "Venosta", XIV Settore "Isarco", XV Settore "Pusteria", XVI Settore "Carnia", XXI Settore "Alto Isonzo", XXII Settore "Idria", XXIII Settore "Postumia", XXV Settore "Timavo", XXVI Settore "Clana", XXVII Settore "Fiume".
  5. Nel gennaio 1939, oltre a modifiche nella distribuzione dei sottosettori, vengono aggiunti i settori VII e XVII, portandone il totale a 19:
    I Settore "Bassa e Media Roja", II Settore "Alta Roja - Gessi", Settore "III Stura", IV Settore "Maira - Po", VII Settore "Pellice - Monginevro", VIII Settore "Bardonecchia", IX Settore "Moncenisio - Sture", X Settore "Baltea", XI Settore "Laghi", XII Settore "Valtellina", XIII Settore "Venosta", XIV Settore "Isarco", XV Settore "Pusteria", XVI Settore "Carnia", XVII Settore "Tarvisio", XXI Settore "Alto Isonzo", XXII Settore "Idria", XXIII Settore "Postumia", XXV Settore "Timavo", XXVI Settore "Clana", XXVII Settore "Fiume".
  6. Non vennero mai assegnati i numeri XVIII, XIX, XX per la Frontiera Settentrionale e XXIV per la Frontiera Orientale.
  7. L'elenco dei settori segue la situazione al 1° giugno 1940 ricostruita da Massimo Ascoli nel libro la Guardia Alla Frontiera citato in bibliografia.
Bibliografia
ASCOLI M., la Guardia Alla Frontiera, STATO MAGGIORE ESERCITO - Ufficio Storico, Roma 2003
ASCOLI M. BERNASCONI A. LUCARELLI M., Fortezze e Soldati ai confini d'Italia, Temi Editrice, Trento 2004
BAGNASCHINO D., Il Vallo Alpino a Cima Marta, Atene Edizioni, Arma di Taggia 2002
BOGLIONE M., FESTUNG - Enciclopedia multimediale interattiva del Vallo Alpino e delle fortificazioni militari delle Alpi occidentali
Ultimo aggiornamento: 23/02/2009 22:16:33
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